Secondo Massimo Galli senza la vaccinazione di bambini e ragazzi contro il Covid non si potrà raggiungere l'immunità di gregge.
Il Direttore del Reparto di Malattie Infettive del Sacco Massimo Galli ha affermato che raggiungere l’immunità di gregge sarà possible soltanto quando avrà avuto inizio la vaccinazione per bambini e ragazzi. Soprattutto con le varianti, la loro fascia di età è infatti un importante serbatoio di infezione.
La dichiarazione è giunta nel corso di un incontro per il ciclo di alta formazione Horizon Academy in cui l’esperto ha commentato l’approvazione da parte dell’FDA della somministrazione del vaccino Pfizer ai ragazzi dai 12 ai 15 anni. “Finalmente una buona notizia, che speriamo venga al più presto approvata anche da EMA“, ha aggiunto.
Questo perché la fascia più giovane rischia altrimenti di continuare a far cirolare l’infezione, dato che in essa può continuare ad evolvere. Allo stato attuale dei fatti in Europa non ci sono ancora vaccini autorizzati al di sotto dei 16 anni e oggi le persone dai 12 ai 16 anni, che spesso hanno una struttura corporea paragonabile ad un adulto esile, sono fuori dalla vaccinazione perché non c’è stata una sperimentazione specifica.
Immunità di gregge, Galli sui vaccini antinfluenzali
Galli si è inoltre espresso sulle incertezze che riguardano il vaccino anti-influenzale 2021-2022 per il quale il Ministero della Salute ha diramato, con 2 mesi di anticipo, una circolare. Nella scorsa stagione, ha sottolineato il virologo, i casi di influenza in entrambi gli emisferi sono stati pochissimi così come pochi sono stati sia virus delle prime vie respiratorie tipici dell’inverno sia le malattie raffreddamento. “Per la prima volta c’è stato un buco nella storia epidemiologica dell’influenza e in questa fase non siamo ancora in grado di anticipare quale sarà l’evoluzione”, ha evidenziato.
Galli ha poi sottolineato che la preparazione del vaccino segue delle regole ormai stabilite da anni che non possono essere disattese. Sapere quale vaccino fare per tempo è fondamentale, altrimenti le dosi non possono essere approntate nei tempi opportuni. La scommessa, quest’anno ancora di più, sta secondo lui a capire che cosa circolerà e se circolerà l’anno prossimo: “Siamo di fronte a un avvenimento epocale perché la pandemia da coronavirus, con tutte le sue misure di contenimento e di protezione individuale, ha condizionato la circolazione di tutti i virus tipici della stagione invernale“...L'articolo su Notizie>>